Per chi ritiene che l'invidia o il timore che provoca negli altri, sia gratificante.

Recita un detto che è meglio essere invidiati e/o temuti che compatiti.
Chi la pensa così, non capisce, oppure non si cura, del significato di almeno tre concetti rappresentati da rispetto, stima e ammirazione.
Per chi non prova nei nostri riguardi tali sentimenti, ma ben tutt'altro, auguriamoci che ci compatisca, senza provare l'astio dell'invidia o, ancora peggio, l'assillo del timore, augurandogli che il sentimento di presunzione che prova lo gratifichi.
Desiderare il male della persona più malvagia, è come cercare di attirarlo verso noi stessi, anche perché tale persona a farsi del male già ci pensa da sé.
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