Accettiamoci e presentiamoci per come siamo

Da una distanza di 2500 anni, un certo Lao tzu ci manda a dire, con i suoi scritti, che il saggio non si cura di palesare il suo sapere e la sua saggezza, ma si tiene in disparte, sembrando ai più una persona di pochissima importanza, che non vale la pena di frequentare e tanto meno da seguire.
Il comportamento di tale saggio è conforme a quello del guerriero che l'insegnante di Carlos Castaneda, don Juan, insegna al suo allievo, con l'abbattimento dell'importanza personale.
Seguendo tale esempio, non ci curiamo di apparire al prossimo con una veste che non ci appartiene, vuoi per convenienza che per impersonare la figura che ci piacerebbe sembrare agli occhi altrui.
Per quanto ci sembrino misere le nostre possibilità, impariamo ad avere fiducia in noi, offrendoci per ciò siamo e per quello che sappiamo fare. Se millantassimo un operato che non ci appartiene, vivremmo nel timore perenne di essere smascherati, cosa che prima o poi avverrebbe e a quel punto, qualsiasi nostra qualità non avrà più valore agli occhi del prossimo.
Impariamo ad accettarci quindi, per ciò che siamo e in tale veste presentiamoci, così da essere certi che chi ci apprezzerà, lo farà verso il nostro vero essere e non verso un personaggio che non corrisponde alla realtà di come cerca di apparire.
L'importante è assicurarsi che il nostro comportamento non danneggi nessuno e se susciterà la riprovazione di qualcuno, resterà un problema suo.
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