Il
bisogno di attenzione e il condizionamento dipendente dal comportamento
altrui, che possono risolversi nel dare agli altri la stessa importanza
che riceviamo
Lì per lì, può sembrare il miglior comportamento da osservare.
Ma è un lì per lì, piuttosto effimero, perché il tardigrado comincia a ragionare.....
E chi diamine sarei io?
Uno psicodipendente che si regola sempre in relazione a come si comportano gli altri e a seconda delle attenzioni che ne riceve?
Al che, mando al diavolo certi consigli e la valutazione del prossimo me la coltivo come credo che sia meglio.
Tanto per dire, conosco persone alle quali attribuisco l'importanza che meritano, senza aspettarmi che si accorgano che esisto.
Come ce ne sono altre, che se danno importanza proprio a me, comincio a preoccuparmi, chiedendomi che cos'è che ho sbagliato.
In
poche parole, esprimere una frase del genere, significa non pensare in
modo autonomo, ma essere limitati e dipendenti dal comportamento del
prossimo, incapaci di saperlo valutare obiettivamente, condizionati
dalla dipendenza dal "Do ut des".
Una
limitazione che spesso, se non sempre, si accompagna al continuo
bisogno dell'attenzione altrui, a una ricerca di gratificazione che
compensi le ansie e le frustrazioni che si soffrono.
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