Da un nuvolone nero stamattina
questo pallido sole s'è affacciato
appena sveglio da una dormitina
nel fiume tutt' un tratto s'è tuffato.
Il fiume, ch'era grigio fino allora
s'è riempito di lucciole e barbagli;
i pesci hanno esultato: alla buonora!
Tuffati sempre qui, che non ti sbagli.
-Come sarebbe: i pesci hanno gridato?
Han sempre detto tutti che son muti!
Ah sì, me lo ricordo, l'ho studiato
ma potrebbero essersi evoluti...
Accorrono germani e paperelle,
i primi ostentano le piume iridate
e paion dire:- Non vedi, sono belle
non ne hai mai visto di tanto colorate.
L' airone aristocratico dispiega le sue ali
e s'allontana verso l'infinito
con splendida eleganza, senza eguali
e tutti gli altri uccelli l'han capito.
Il fiume scorre, scorre allegramente
verso la propria fine, verso il mare;
riceve con piacere un affluente:
ha così tanti campi da bagnare...
Giunto alla foce, muore e poi risorge,
il sol l'attrae a se', lo porta in cielo,
diventa un nuvolone e se ne accorge
il turista inzuppato a bruciapelo.
ib
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L' inizio ricorda "La quiete dopo la tempesta" e poi continua con l'ammirare la natura.
RispondiEliminaÈ sapere il nome del commentatore?
RispondiEliminaGrazie, Riccardo Meda
Questo è il genere di poesia che ti solleva l'animo; quando tutt'intorno è ostile,buio, notizie poco rassicuranti dal mondo....senti il cuore che va in pezzi...ed ecco che leggi la bella descrizione di un luogo magico ,basta chiudere gli occhi e lasciarsi avvolgere dolcemente dall'abbraccio della natura amica che a dispetto dell'idiozia umana ci regala scenari magnifici.
RispondiEliminaGrazie Jole ,sei bravissima !💯
Non voglio essere anonima...😁sono Lina Frattini.
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