Il "Carpe diem" che è scritto sulla sabbia, fra poco un'onda lo farà sparire.
L'attimo fuggente,
con tutte le frasi e i detti usati in merito,
carpe diem, ruba il giorno, cogli l'attimo,
ogni cosa lasciata è cosa persa,
si vive una volta sola,
che me piace tanto cambiare in
"si vive una vita alla volta",
nell'andirivieni tra differenti dimensioni, con vite spesso non altro che sprecate e che saranno di nuovo ripetute..
Attimi come occasioni sapute afferrare, se pur sbagliate, se non indovinate.
La varietà degli attimi in passatempi, tanto effimeri i più gratificanti, quanto più brevi e tanto più desiderati.
Attimi passati inosservati e una volta che saranno realizzati, con il rimpianto con cui saranno ricordati.
La vita stessa considerata come un attimo, come un breve affacciarsi a una finestra.
La
vita, quindi, come compendio di attimi, colti, persi, lasciati
deliberatamente, che si riassumono quotidianamente in quello che resta
il più importante, rappresentato dall'attimo presente, che spesso sfugge
ed è vissuto in modo immeritato.
Attimo che abbiamo ancora il tempo d'afferrare e gustare al meglio, senza più lasciarcelo sfuggire.
Tanto
per restare in tema, colgo quest'attimo per rivolgere un pensiero a
chi, in questo scenario, sta condividendo il mio cammino e non mi si
chieda che cosa m'è passato per la testa, per quello che mi è scappato
dalle dita, perché non so se saprei rispondere qualcosa di più di "è
stato un attimo", una di quelle ispirazioni che sorgono lì per lì, per
poi svanire.
Come
si dice, con certa gente, con cui, a volte, occorre un attimo di
pazienza, che spesso è più lungo del desiderato attimo fugace.
Buon
cammino, quindi, godendo dell'attimo più o meno lungo, che si percorre
insieme e della nostalgia provata, quando ci ritroveremo a essere soli.
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