Siamo grati al destino, specialmente per le traversie che ci ha riservato.
Che
ci piaccia o no, come ragioniamo e la vita che conduciamo, sono il
risultato dei nostri trascorsi. Spesso i migliori insegnanti che abbiamo
avuto sono state le persone più malevoli e le circostanze più avverse
che abbiamo trascorso.
Siamo
grati al destino, specialmente quando l'abbiamo giudicato crudele per
tutte le difficoltà che ci ha fatto incontrare, ma che spesso si è
comportato come un insegnante benefico, proprio perché poco pietoso,
verso apprendisti poco propensi ad imparare gli atteggiamenti giusti da
tenere nella vita.
I
rimpianti per le scelte giuste che non abbiamo fatto (e che riteniamo
giuste a posteriori) e le recriminazioni per gli errori nei quali siamo
incorsi, ormai servono solo a complicarci la vita senza alcun vantaggio e
a peggiorare il nostro stato psico fisico.
Modi di pensare pericolosissimi in qualsiasi momento della vita e adesso ancora di più per l'età che abbiamo.
Adoperiamoci
a vivere nel miglior modo possibile la vita che ci resta, sfruttando le
esperienze che abbiamo avuto e comportandoci come ci presentiamo:
diversamente giovani, sempre protagonisti e gestori accorti della nostra vita.
rm
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