L'adulatore

L'adulatore, un Fregoli del trasformismo.

L'adulatore è come l'ombra,
la quale non ti ama
e pur ti segue.
Salvator Rosa

Un tipo d'essere che non ha alcuna ammirazione o stima della persona della quale cerca d'ingraziarsi i favori, perché quello che gli interessa è il potere di cui dispone, le disponibilità economiche che ha o il successo di cui gode nella società.
Una figura, quella richiamata dal proverbio, che assume una molteplicità di aspetti impersonati dagli esseri umani propensi a impersonarla, quella dell'adulatore.
Un essere che, nella versione più semplicistica e usuale, ti ossequia davanti e ti distrugge dietro, ma spesso l'aspetto è più complesso, nella rassegna degli ambienti in cui si muove, i tipi di persone che cerca di adescare e le vesti che riesce a impersonare.
Prendiamo come primo esempio, quello che avviene con una persona agiata, che l'adulatore cerca di circuire per entrare nella sua cerchia e goderne gli agi o almeno le briciole che riesce a racimolare ed eccolo quindi in una delle molteplici vesti che può assumere, quella dello scroccone o del parassita, a piacere.
Se invece a essere presa di mira è una persona di potere, l'aspirazione del figuro è quella di riuscire a far parte della sua cerchia, anche come l'ultimo dei tirapiedi, se non può aspirare a una più ampia fetta di potere, assumendo la classica figura del lacchè, che gli sta a pennello. Fate caso ai leccaculo che attorniano un personaggio di spicco, hanno più arroganza e puzza sotto al naso di quello che circondano con i loro salamelecchi.
Ma quello che risulta come il più esilarante è l'aspirante alla frequentazione di persone di successo, in qualsiasi campo, che sia politica, spettacolo o sport, col godimento di poter mostrare a chi ha voglia di crederci, che lui, facendone parte, frequenta solo gli ambienti giusti del jet set.
E fa carte false per avvicinare il vip di turno, cercando di riuscire a far parte del suo entourage e adattandosi a qualsiasi mansione, fosse anche quella di procurare bibite e caffè, chiamando il personaggio famoso per nome ad alta voce, per poter dimostrare agli astanti che lui e Tizio sono pappa e ciccia.
Ed eccolo a comparire nelle foto con personaggi famosi, magari infrattato pochi secondi prima dello scatto e un attimo dopo preso a calci in culo dai gorilla del personaggio preso di mira.
Il politico disposto a farsi i selfie con cani e porci per acquisire la fama di persona alla mano (e non facciamo nomi, che dionescampi), è la morte sua, col suo forte costituito dalla boccuccia a culo di gallina, che si sa che è il massimo del trendy, fotografato con i peggiori tangheri appartenenti a qualsiasi campo di potere.
Con una paccottiglia di foto di giornali e rotocalchi, che mostra col dovuto sussiego e che attesterebbero "chi è lui" e mica un cazzimpampera qualsiasi, che collochiamo in una veste, diciamo anche un po' scialba, del millantatore.

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