Le parole non dette

A volte, le parole non dette sono quelle che consolano di più, anche se il destinatario non lo saprà mai.
Rispetto a certi cultori della franchezza, che si vantano di non aver peli sulla lingua, di dire le cose in faccia e di non mandarle a dire.
A quelli che, spesso anche qui, su FB, per controbattere un'opinione, esordiscono con "Non hai capito niente" o qualche contumelia peggiore.
Rispetto a quelli che, per una qualsiasi incomprensione, hanno in bocca una sola frase: "Non mi hai capito". Esprimersi con "Non mi sono spiegato" e' al di la' delle loro (in)capacità' intellettuali.
Rispetto ai tanti tangheri che gli basta aprire bocca per avvilire il prossimo, quelli che piacevano alla Merini e a tutti coloro che apprezzano l'empatia, l'educazione, la finezza nello scegliere le parole inadeguate da non dire e quelle appropriate per non ferire e offendere il prossimo.
Persone che la ciurmaglia sopra accennata e' molto possibile che giudichi come ipocrite e false e non persone sensibili, attente e rispettose del prossimo.

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