Si apre il sipario del mattino e ci apprestiamo a recitare un altro episodio della vita.
Immaginiamo la vita come un teatro in cui ad ognuno è stata assegnata una parte che ignora, perché il copione, per quasi tutti, resta sconosciuto.
Abbiamo quindi l'impressione (o la certezza?) di recitare a braccio nei ruoli che la vita ci ha assegnato, caratterizzati da scelte spesso imposte e non prese deliberatamente.
Con le diverse opinioni che ne sorgono, dal fatalismo del tutto già preordinato, al sentirsi padroni del proprio destino.
Cerchiamo di vedere la vita come un mistero affascinante e pieno di sorprese, senza farci influenzare dalle negatività che abbiamo incontrato o che viviamo nel momento, mettendo in moto, con un atteggiamento positivo, una benefica legge di attrazione che ci aiuti ad accettare il momento attuale come degno di essere vissuto.
Impariamo ad vedere le traversie, sia attuali che trascorse, come le migliori lezioni che ci hanno insegnato e continuano ad insegnarci come recitare la parte che la sorte ci ha assegnato, senza recriminazioni che non servirebbero a niente, se non a peggiorare inutilmente il tempo presente.
rm
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La vita è un teatro, in cui la recita non consente prove.
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