24 MARZO 2023 - SANTA CATERINA DI SVEZIA
Oggi - 24 marzo 2023 - venerdì della IV settimana del tempo di Quaresima, la Chiesa ricorda, tra i vari santi e beati, Santa Caterina di Svezia, vergine e religiosa. Katarina (Caterina), questo il suo nome nella natia lingua svedese, nacque intorno al 1331, probabilmente a Finsta, nell'Uppland, regione orientale del Regno di Svezia confinante con il Mar Baltico, secondogenita degli otto figli della nobile famiglia cattolica Ulfsdotter. Suo padre, Ulf, era cavaliere, mentre la madre era una nobile che sarebbe diventata in seguito la famosa Santa Brigida di Svezia, compatrona d’Europa. Fin dalla più tenera età, grazie anche alla benefica influenza della famiglia d’origine e soprattutto della mamma, fu profondamente attratta dalla vita spirituale, manifestando presto il desiderio di consacrarsi al Signore. Purtroppo, però, attorno al 1347, quando aveva circa sedici anni, il padre la destinò a un matrimonio molto conveniente, com’era consuetudine in quei tempi, costringendola a rinunciare alle sue aspirazioni religiose. Sposò così, contro il suo volere, il nobile cattolico Edgarvon Kyren. Tuttavia, Dio volle che lo sposo si rivelasse un uomo pio, buono, profondamente religioso e assiduo ai Sacramenti, cosicché poté giungere al compromesso, in perfetto accordo col marito, di pronunciare voto di castità matrimoniale. Nel 1349, col consenso del coniuge che non poteva muoversi poiché si era seriamente ammalato, accompagnò la madre Brigida che, unitamente ai propri confessori, si recò in pellegrinaggio a Roma per l’Anno Santo del 1350, indetto dal Pontefice Clemente VI. Quando giunse il momento di tornare in Patria, però, decise di rimanere nella Città Eterna con la madre, per condividere la vita spirituale che quest’ultima aveva preso a condurvi, nel palazzo che la genitrice aveva affittato nella centrale Piazza Farnese. In questa sede, infatti, era la sede dell’Ordine delle suore “del Santissimo Salvatore”, fondate da Brigida in Svezia nel 1369 (dette comunemente “Brigidine”). Qui apprese la notizia della morte del marito, avvenuta il Giovedì Santo di quell'anno stesso. Da quel momento partecipò con ancor più totale dedizione all'intensa attività religiosa della genitrice, come detto la futura Santa Brigida. Visse pertanto nell'assiduità della preghiera, nella pratica della più austera penitenza, coltivando eroicamente la virtù e non dimenticandosi di fare il bene, soprattutto verso i più poveri, ogni qualvolta ne aveva la possibilità. Partecipò con la madre a lunghi pellegrinaggi, tra gravi pericoli dai quali le due sante si sarebbero salvate più volte solo per intervento soprannaturale. L’ultimo pellegrinaggio in ordine di tempo fu quello tanto agognato in Terra Santa. Dopo la morte della madre, avvenuta il 23 luglio 1373, assunse la guida dell’Ordine ed accompagnò le reliquie della genitrice in Patria, fino al convento di Vadstena nella contea dell'Östergötland. Questo monastero era quello dove Brigida aveva a suo tempo creato la sua prima comunità di tipo cenobitico, dove si accoglievano, in conventi di clausura separati, sia uomini sia donne, sotto un’unica regola di vita religiosa ispirata al modello di San Bernardo di Chiaravalle. In questo monastero entrò infine come monaca nel 1375, divenendone la prima Badessa nel 1380. Fu di nuovo a Roma per partecipare al processo di canonizzazione di sua madre. Tornata a Vadstena, ormai sfinita e malata, vi morì il 24 marzo del 1381 e le spoglie furono tumulate nella chiesa del monastero, divennero oggetto di venerazione per i tanti visitatori. Fu proclamata santa da papa Innocenzo VIII nel 1484
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