Non culliamoci nelle certezze che riteniamo di avere, ma coltivando il dubbio che ci aiuti a perfezionare la nostra conoscienza.
Da 2500 anni fa, Lao Tzu ci manda a dire che ancora prima di mettere in discussione le opinioni altrui, dobbiamo sempre accogliere con beneficio d'inventario qualsiasi certezza riteniamo di avere.
Un concetto che si accompagna non solo all'eliminazione di quel super ego al quale aspiriamo e col quale cerchiamo di presentarci al prossimo, preparandolo a una delusione che prima o poi non mancherà di presentarsi, ma anche a ciò che siamo convinti di essere, che ci piaccia o meno.
John Blofeld, nei suoi scritti, narra come nei monasteri taoisti si imbattesse in persone che gli si presentavano con una semplicità estrema, da sembrare addirittura stupide, e che ci voleva del tempo per realizzare che aveva di fronte dei sapienti che non avevano alcun interesse di mostrarsi nella loro vera personalità.
Lo stupido si culla nelle sue incrollabili certezze, mentre la persona intelligente, mettendo continuamente in discussione ciò che ha appreso, sa di sicuro che quanto ignora è sempre maggiore del poco che sa.
Comportiamoci con l'umiltà di saper sempre mettere in dubbio le nostre opinioni, senza prendercela se saremo sottovalutati, perché stiamo facendo una bella selezione tra chi, con la sua boria, osserva il prossimo con superficialità e chi invece gli presta la massima attenzione.
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