200501 - La suggestione

TCNCH - 200501
La suggestione rappresenta un fenomeno psicologico al quale tendiamo ad attribuire spesso una connotazione negativa.
Siamo abituati ad immaginare un individuo suggestionabile come una persona che non gode di una piena autonomia intellettuale, che si impressiona, che si lascia influenzare e quindi condizionare e manovrare facilmente, sia in positivo che in negativo.
Nella migliore delle ipotesi, si parla di persone molto sensibili, quando non addirittura eccessivamente. Ma vediamo la suggestione nel suo lato più positivo e i vantaggi che può favorire.
Ad un certo numero di pazienti si dice che sarà somministrato un farmaco che dovrebbe farli guarire dai disturbi che li affliggono. A loro insaputa, sono divisi in due gruppi. Alle persone di un gruppo è distribuito il farmaco, mentre a quelle dell'altro è fornita una sostanza senza alcun potere medicinale.
Dando per scontato che il farmaco sia efficace, nelle persone del primo gruppo si noterà un miglioramento più o meno generale, ma è molto possibile che anche alcune persone del secondo gruppo presentino un miglioramento del tutto inimmaginabile.
"Il placebo è una terapia o una sostanza, prive di principi attivi specifici, ma che vengono somministrate come se avessero veramente proprietà curative o farmacologiche. Lo stato di salute del paziente che ha accesso a tale trattamento può migliorare, a condizione che il paziente riponga fiducia in tale sostanza o terapia. Questo miglioramento indotto dalle aspettative positive del paziente è detto effetto placebo."
fonte Wikipedia.
Tale effetto qui è riportato molto semplicemente, ai fini di quello che segue appresso.
Una spiegazione più complessa ed esauriente si può trovare nel sito presentato come fonte o in altri.
Quello che ci interessa, nel nostro caso, è constatare che tale fenomeno ci dimostra come la mente, per mezzo della suggestione, può influenzare l'organismo umano.
La cosa più importante poi è che questa influenza sia benefica e quindi indotta da pensieri positivi, da tecniche di meditazione, dalla preghiera, dalla ripetizione di uno o più mantra, etc.
Al riguardo può essere interessante rileggere:
TCNCH - 190614 - Tecniche elementari di sopravvivenza
PREGARE È COME UNA MEDICINA, SCIENZIATI E TEOLOGI CONCORDI: CI GUARISCE
TCNCH - 190501 - Tecniche elementari di sopravvivenza, sempre a proposito della preghiera.
Per farla breve, servirci dell'autosuggestione per migliorare non solo i nostri stati d'animo, ma anche la nostra salute.
In
TCNCH - 190721 - Tecniche elementari di sopravvivenza
... IO ovvero NOI ...
ho accennato alla miriade di esseri intelligenti che concorrono con la loro attività al funzionamento del nostro organismo e a come concentrarci per riuscire a percepire tali intelligenze.
Sappiamo che, respirando, inaliamo l'ossigeno e l'energia vitale che ci permettono di vivere.
Concentriamoci il più possibile in una inspirazione lenta e profonda, che coinvolga per primo l'addome, poi la parte mediana e superiore del torace, visualizzando l'energia vitale che inspiriamo, come se fosse una sostanza piena di luce che va a pervadere tutte le cellule del nostro organismo.
All'inizio è possibile che non proveremo alcuna sensazione particolare, se non quella di una normale respirazione, ma con il continuo esercizio, inizieremo a percepire, nell'aria che respiriamo, una sostanza più sottile, quasi più delicata, l'energia vitale che gli indiani chiamano Prana.
Espirando, contraiamo l'addome, svuotando i polmoni nella stessa successione dell'inspirazione e immaginiamo di espellere una nube scura costituita dalle tossine che espelliamo dal nostro organismo.
Riuscire a ripetere l'esercizio per almeno 10 minuti o un quarto d'ora, per una o più volte al giorno, mai durante la digestione, favorisce già solo con una maggiore ossigenazione dell'organismo, un miglioramento della salute e della serenità interiore, specialmente se si riescono ad allungare i tempi di inalazione ed esalazione almeno fino a 15 secondi, senza assolutamente forzare, ma arrivandoci gradatamente.
Continuiamo in una respirazione controllata in cui i tempi di inspirazione e espirazione sono uguali, oppure leggermente più lunghi quelli dell'espirazione, immaginando e visualizzando l'organismo riempirsi di energia luminosa che letteralmente distrugge le tossine nocive magari accumulate da chissà quanto tempo.
E qui viene il bello, perché via via che coltiveremo tale esercizio, potremo scoprire che potremmo aumentarne i benefici. immaginando di inalare non solo ossigeno ed energia vitale, ma anche sensazioni gioiose.
Difficile? Solo se decidiamo così. Ma se immaginiamo che la gioia sia a portata di mano intorno a noi, come se ci avvolgesse in una nube alla quale non abbiamo mai fatto caso, concentriamoci visualizzandola come più preferiamo e, inspirandola, la immaginiamo mentre pervade tutte le cellule dei nostri organi vitali.
In questo modo, non solo riusciamo a provarla noi, la gioia, ma rendiamo gioiosi tutti gli esseri intelligenti che coabitano insieme a noi nella macchina che chiamiamo corpo.
Scettici? Intanto parole come difficile, impossibile, etc. cambiarle se non con la parola facile, almeno con possibile e, per semplificare ancora di più, considerare quanto descritto come una delle tante scoperte dell'acqua calda, come le chiamo io.
Quanto esposto, ritengo che sia un'ottimo modo per sfruttare l'autosuggestione e imparare a vivere meglio.
Chi non avesse alcuna conoscenza riguardo alla respirazione controllata, legga il post
TCNCH - 210928 - Tecniche elementari di sopravvivenza
Il Pranayama
La respirazione controllata
TCNCH - 220829 - Tecniche elementari di sopravvivenza
Pranayama
La respirazione e i poteri che ci fa ottenere
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