La faggeta del Melogno


In provincia di Savona, in un boscosissimo valico fra la riviera di Ponente e la Valle Bormida, superato dalla strada che collega Finale Ligure a Calizzano, la faggeta domina sovrana.
Potremmo definirlo il Bosco delle Meraviglie, tanto è l'incanto che vive il viaggiatore che percorre la strada che lo attraversa, in tutte le stagioni.
In primavera, quando sul terreno ci sono ancora tracce di neve, i faggi si rivestono di foglioline di un verde tenerissimo...stupisce la rapidità della loro emissione; spesso, la mattina l'albero aveva ancora l'abito invernale, e la sera lo ritrovi coperto di foglie ancora sottili e spiegazzate, ma prossime alla completa estensione.
In estate, la faggeta sembra immobile, nella ricchezza delle sue fronde, di un verde intenso, che offrono frescura e ombra ristoratrici.
In inverno, la faggeta appare spettrale, con tutti quei rami scheletriti che sembrano chiedere pietà agli dei... ma quando nevica, e quando si forma la galaverna, il bosco diventa di una bellezza mozzafiato, tutto trine e merletti...
Ma la stagione in cui esteticamente questi Principi del bosco, i faggi, danno il meglio di sé è l'autunno:
al sopraggiungere delle prime notti fredde, le fronde sulla cima, e poi via via scendendo, cambiano colore virando al giallo e progressivamente all'arancione e al bruno chiaro.
Ingentilita anche dalle chiazze gialle dello sporadico pioppo tremulo e da quelle rosse del ciliegio, la faggeta si presenta nel suo massimo splendore, anche perché tutte le foglie acquistano una sorta di trasparenza e, se colpite dal sole, diventano straordinariamente brillanti.
(alcuni spunti e foto da "Alla scoperta dei boschi italiani" di Floriani e Salsotto)
L'autunno scorso,dopo aver attraversato la faggeta, in viaggio verso Finale, ho scritto di getto :
 
La faggeta 

Maestosi ed eleganti,
svettanti e nobili,
i principi del bosco,
i faggi,
incuranti del vento,
con grazia,
indossano
d'autunno
i loro abiti sonori
e fiammeggianti.
È tutto un tripudio
di rosso
e oro
e castano
e arancio
e giallo...
nell'attesa
triste
di spogliarsi
e presentarsi,
nudi,
al crudo inverno.

Commenti