'E peggie juorne so' chilli d''a vicchiaia

'E peggie juorne so' chilli d''a vicchiaia.
La vecchiaia è in genere il periodo più triste della vita, specie per chi è privo di interessi o dell'affetto dei suoi cari.
Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni
Il proverbio che ci viene presentato, ci rammenta in che prospettiva si presenta l'anzianità, per molti di noi, come il periodo più triste della vita.
Un punto di vista assolutamente da cambiare, per quanto risulti impegnativo e faticoso
In certi monasteri in cui si segue la disciplina Zen, la vecchiaia non è considerata come un tempo di riposo, ma il lavoro è tenuto ancora più in considerazione di quanto lo fosse stato in gioventù.
Un esempio che c'insegna il miglior modo di come poter vivere l'anzianità, non vista come il momento di un'agognata quiete, ma come quello più impegnativo della vita, e se con la pensione, il lavoro viene a mancare e se oltre ad esso, non sono stati coltivati degli interessi, non resta che inventarseli, insieme all'attività che possono produrre, affinché l'aspettativa di vita non svanisca in un deludente breve termine.
Un fenomeno che contribuisce a rendere più penosa l'anzianità, è la perdita di persone care e amici, che siano recenti o di lunga data, passati purtroppo alla cosiddetta miglior vita, facendo perdere la consuetudine e la piacevolezza di relazioni alla quale si era abituati.
Ma anche in tali casi, mai isolarsi per chi è abituato alla socialità, uscendo di casa per far sorgere nuove relazioni, frequentando circoli, ritrovi, qualsiasi posto dove si possano incontrare altre persone, un impegno che almeno per alcuni, diventa imprescindibile, per riuscire a non lasciarsi andare e a non arrendersi al tempo che si sta trascorrendo, a tutto discapito dell'aspettativa di vita che ancora si ha.
A qualsiasi età, fosse anche la più tarda, la vita deve continuare a rappresentare un continuo divenire. Guai pensare che quello che c'era da fare, bene o male, è stato fatto e che l'anzianità dà diritto al meritato riposo, dopo una vita di sacrifici e tribolazioni.
Nella società in cui viviamo, purtroppo, ai più non viene insegnato che l'unica cosa importante dell'esistenza terrena, è la preparazione alla sua fine.
Quindi la terza età rappresenta il momento più impegnativo e laborioso della vita, per perfezionare ciò che si è stati, e fermarsi renderebbe vano tutto ciò che si è vissuto.
Sta a noi poi, rendere tale momento, non solo come il più impegnativo della vita, ma anche come il più avvincente e appassionante, per coronare degnamente l'esistenza che abbiamo vissuto.
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