29 MARZO 2023 - BEATO BERTOLDO
Oggi - 29 marzo 2023 - mercoledì della V settimana del tempo di Quaresima, la Chiesa ricorda, tra i vari santi e beati, il Beato Bertoldo, conosciuto anche con le specificazioni “di Calabria” o “del Monte Carmelo”, priore generale dell'Ordine Carmelitano. Le fonti agiografiche più accreditate dicono che Bertoldus o Berthold (Bertoldo), questo il suo nome rispettivamente in latino e nel natio francese, nacque nel XII secolo a Solignac, nella regione Limousin appartenente al Ducato d’Aquitania (oggi omonima regione nella Francia centrale), da una nobile famiglia cattolica. Dopo avere ricevuto un’eccellente educazione consona al suo lignaggio, frequentò la facoltà di teologia dell’importante università di Parigi, capitale del Regno di Francia. Qui, durante il periodo degli studi, ebbe un’importante visione mistica, nella quale gli Angeli accompagnavano in Cielo le anime dei molti Frati Carmelitani martiri, in quei tempi frequentemente uccisi dai mussulmani in Terra Santa. Questa visione lo turbò a tal punto che, dopo essersi brillantemente laureato, volendo difendere i religiosi vessati dai maomettani in Palestina, si arruolò come cavaliere nell’esercito del Re di Francia, partendo per la Terra Santa con l’Esercito Crociato, formato dalle truppe di molti stati cattolici. Giunto sul posto, fu subito impegnato in battaglia, distinguendosi nella difesa della città assediata di Antiochia di Siria (oggi nella parte più meridionale della Turchia asiatica, al confine con la Siria stessa). Durante questa terribile esperienza, nella quale rischiò la vita, fece un voto al Signore, promettendo che, se la città fosse stata liberata dall’assedio, si sarebbe consacrato a Dio come religioso, aspirazione che già da tempo custodiva nel suo cuore. Fu esaudito. La battaglia fu vinta e l’assedio tolto. Così, attorno al 1154, volendo tenere fede alla propria promessa, si congedò e si trasferì sul Monte Carmelo nei pressi di Gerusalemme, che già in passato era stato sede di comunità cenobitiche, presso una sorgente che veniva chiamata “Fonte di Elia” (vicino alla quale visse il Profeta che le diede il nome). Qui, assieme a dieci compagni che lo avevano seguito, animati dallo stesso desiderio di consacrarsi al Signore nella vita ascetica, costruì una cappella dedicata alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo e, assieme ad essi, che come lui vivevano in singole celle costruite attorno alla cappella, prese a condurre vita contemplativa da eremita. Da subito ebbero l’aspetto di una collaudata comunità monacale e si fecero chiamare “Fratelli di Santa Maria del Monte Carmelo”, mentre loro presero perciò a essere definiti “Carmelitani”, il prototipo di quello che sarà l’omonimo Ordine religioso. Dopo qualche tempo, accadde che suo cugino sacerdote, il nobile Aimerio di Limoges, fosse nominato patriarca latino di Antiochia di Siria (dal 1140 fino alla morte nel 1193/96 circa) e che, nelle varie visite pastorali compiute in tale veste, andasse anche sul Monte Carmelo. Qui, presso il suo cenobio, Bertoldo lo incontrò e fu da lui nominato primo priore generale della comunità dei “Fratelli Carmelitani”. In seguito Aimerio, affascinato dalla vita condotta dai religiosi del Monte Carmelo, prese con sé alcuni monaci di Bertoldo e con essi fondò altri due monasteri Carmelitani in Palestina. Durante la vita monastica cenobitica, per la sua condotta integerrima, la sua grande fede e carità, Bertoldo cominciò a essere chiamato “Beato”. Fu un priore molto attento a guidare la comunità più con l’esempio che con le parole o le regole e manifestò sempre un culto particolare per la Beata Vergine Maria, della quale invocava sempre l’intercessione per la protezione dei monaci e dei cristiani di Terra Santa, del cui futuro era sempre preoccupato. Lo scrittore ebreo Beniamino detto “di Tudela” (1130-1173), nel 1163, riferì della presenza di una comunità religiosa sul Monte Carmelo, particolarmente devota al profeta Elia e alla Madonna. Nel 1185, il monaco greco Foca visitò la comunità del Monte Carmelo e scrisse che vi aveva incontrato un monaco latino rivestito della dignità sacerdotale, di nome Bertoldo, originario della Calabria, nel sud della Penisola Italiana. Quest’ultima precisazione sulla sua provenienza geografica, del tutto divergente dalla tradizione più accreditata, andrebbe a intrecciarsi con le altre tradizioni “minori” relative alle origini di Bertoldo. E’ bene precisare, infatti, come sussista una certa confusione sulle sue origini, giacché alcune fonti minoritarie, non suffragate comunque da riferimenti storici certi, lo vorrebbero nato in Italia settentrionale, forse in Lombardia, da una certa famiglia Avogadro. Sarebbe poi divenuto monaco e avrebbe vissuto in Calabria, prima di trasferirsi in Terra Santa. Bertoldo morì serenamente sul Monte Carmelo il 29 marzo 1185, ma alcune fonti sostengono nel 1195, dopo aver guidato per quasi mezzo secolo i monaci Carmelitani.
Roberto Moggi
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