TCNCH - 230320
La visualizzazione e un esercizio di autoguarigione
La
visualizzazione, definita anche visualizzazione mentale o creativa, è
una tecnica di meditazione, che può essere utilizzata per aumentare la
concentrazione, per rilassarci, per migliorare la nostra crescita
personale, che non ha mai fine, e per riuscire a migliorare la vita che
conduciamo.
La
tecnica consiste nella formazione di immagini mentali, interpretando
parole e concetti che rielaboriamo in una scena immaginaria.
Per
attuarla, non facciamo altro che mettere in moto il nostro potere di
astrazione, che ci permette di immaginare qualsiasi cosa, persone,
oggetti, situazioni, luoghi, etc., anche se non li abbiamo davanti agli
occhi.
La
visualizzazione è spesso associata alla meditazione e alla
consapevolezza, in quanto è una tra le più comuni ed efficaci tecniche
di meditazione.
Se
ci concentriamo, cercando di immaginare un luogo che ci infonde
tranquillità, ad esempio una spiaggia, col rumore della risacca, lo
stridio dei gabbiani, oppure un bosco, con tutti i rumori che lo
caratterizzano, lo stormire delle foglie, il cinguettio degli uccelli,
l'imponenza degli alberi, non facciamo altro che applicare tale tecnica.
Focalizzando
l'attenzione sul “creare” e mantenere vivida l’immagine che ci
prefiggiamo, allontaniamo pensieri e distrazioni (migliorando la
concentrazione), aumentando la pace e la serenità del nostro stato
mentale, che rappresentano il primo traguardo da raggiungere.
Più è dettagliata l'immagine o la situazione che cerchiamo di visualizzare e più aumentano gli effetti che desideriamo.
La
visualizzazione è un aspetto fondamentale della legge di attrazione, in
quanto ci consente di creare una nitida immagine mentale di ciò che
desideriamo.
Immaginarci
come la persona che ha già ottenuto i risultati che desidera, è un
potente mezzo per esercitare la forza di volontà, la motivazione e la
consapevolezza dei nostri desideri.
In
effetti, non è altro che un allenamento della mente, un esercizio a
sperimentare qualunque cosa si desideri nella propria vita e più ci si
concentra e più la situazione che desideriamo si fa nitida.
Se
abbiamo perso qualsiasi fiducia nella vita e non ci aspettiamo niente
che possa cambiarla in meglio, non facciamo altro che perseguire tale
risultato, perché la nostra mente si è stabilizzata su uno stato di
apatia e inconsciamente abbiamo perso qualsiasi motivazione a perseguire
ciò che vorremmo veramente.
Se
invece trascorriamo del tempo a visualizzare attivamente ciò che
desideriamo, riusciamo a creare la motivazione interiore per ottenerlo.
Più lo visualizziamo, più siamo in grado di vedere e credere davvero che
sia possibile. Di conseguenza saremo più ricettivi, arrivando a cercare
le opportunità per realizzarlo.
La
vera scienza dietro alla visualizzazione riguarda gli schemi neurali
del cervello. Quando si continua a pensare e a visualizzare le cose che
si desiderano nella vita, si creano nuove connessioni neurali, come se
effettivamente si fosse svolta una nuova attività o fosse stato ottenuto
un certo risultato.
Già
solo immaginando una qualsiasi attività, con tutta la concentrazione
che ci è possibile, il sistema nervoso viene stimolato in maniera molto
simile al meccanismo che avviene svolgendo concretamente quell’attività.
Questo
è il fondamento della neuroplasticità, ovvero la capacità del nostro
cervello di adattarsi a nuovi stimoli ripetuti e a cambiare
continuamente in risposta a nuove esperienze.
Benefici della visualizzazione:
Migliora le prestazioni mentali e fisiche;
aiuta a superare l’ansia;
aiuta a scoprire che cosa si vuole veramente;
riduce lo stress.
Tutti
benefici che, ad una certa età, diventano di importanza basilare, per
tutti i problemi fisici e mentali che l'anzianità fa sorgere,
specialmente nei soggetti più fragili nel fisico o nello stato mentale.
I passaggi per eseguire l'esercizio:
Trovare un posto tranquillo, dove sedersi e dove non si sia disturbati.
Chiudere gli occhi, facendo diversi respiri profondi per rilassarsi.
Iniziare
a pensare al risultato, all’oggetto o alla situazione che si desidera
nella propria vita, pensandoci il più nitidamente possibile e
aggiungendo ogni dettaglio che si riesce a immaginare.
Assicurarsi di aggiungere alla visualizzazione i sentimenti e le emozioni relative a ciò che si sta visualizzando.
Poi,
visualizzare il processo che serve per arrivare a quell’obiettivo o
situazione. C’è qualcosa che si può fare concretamente, adesso, per
avvicinarsi a quel desiderio? cercare si visualizzare le azioni in ogni
dettaglio, immaginando sé stessi nel compierle in prima persona.
Esercitarsi
a farlo almeno una volta al giorno, per almeno un quarto d'ora, ma
preferibilmente di più, sia per il tempo impiegato, che per le sessioni.
È con la ripetizione e la costanza che che si attivano le nuove
connessioni neurali.
Un
atto apparentemente semplice come quello di visualizzare ciò che
desideriamo, cela infiniti benefici per la nostra vita e il nostro
atteggiamento mentale. Ci aiuta addirittura a riprogrammare il nostro
cervello!
Non poniamo limiti alla nostra mente, prefigurandoci di poter creare qualsiasi realtà desideriamo.
Un esercizio di autoguarigione
Per
chi ha problemi, sia mentali (Ansia, depressione, malumore costante,
etc.), che fisici, può essere utile un esercizio di visualizzazione, che
lo porti a riuscire a migliorare il proprio stato, sia fisico che
psichico.
Facendo riferimento ai passaggi accennati sopra, eseguendo la respirazione completa (Vedi nei post #TCNCH, #pranayama),
immaginiamo con tutta la concentrazione possibile, di inalare, insieme
all'ossigeno, l'energia vitale (Prana). Via via che si procede, si
arriva a percepire un flusso molto più sottile dell'aria che respiriamo,
costituito appunto dall'energia vitale.
Visualizziamo
tale energia come una corrente luminosa che, per mezzo della
respirazione, pervade tutto il nostro organismo, immaginando noi stessi
come se fossimo esseri pieni di una luce che aumenta con la
continuazione dell'esercizio.
Mentre,
con l'ispirazione, continuiamo ad assumere l'energia luminosa e
rinvigorente, immaginiamo, con l'espirazione, di emettere come un fumo
scuro, rappresentato dalle tossine bruciate ed eliminate dall'energia
vitale.
Oltre
a pervadere tutto l'organismo di energia, ci esercitiamo anche a
convogliarla verso le parti più malate e/o doloranti del nostro corpo.
Iniziare con sedute di almeno un quarto d'ora e, più riusciamo a protrarre il tempo dell'esercizio e più ne trarremo beneficio.
Possiamo
fare un vero e proprio esercizio di pranoterapia, convogliando
l'energia per mezzo delle mani, che poggiamo o teniamo poco distanti
dalle parti doloranti del corpo. Con l'inspirazione, immaginiamo che
l'energia scorra lungo le braccia, per essere trasmessa dalle mani. Col
procedere dell'esercizio, riusciremo a percepirne lo scorrere e a
provare un vero e proprio sollievo fisico, con l'attenuazione, se non
con la subitanea scomparsa dei dolori.
Liberamente tratto da:
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