14 Febbraio 2023 - San Valentino

14 FEBBRAIO 2023 - SAN VALENTINO
❤ TANTI AUGURI A TUTTI GLI INNAMORATI ! ❤
Si celebra oggi, tradizionalmente, la “Festa degli innamorati”. Secondo la tradizione, questa ricorrenza è stata istituita nel 496 da papa Gelasio I, con l'intenzione di sostituire le “Lupercalia” che si tenevano dal 13 al 15 febbraio, una ricorrenza pagana in cui si offrivano doni al dio della fertilità Luperco. La Chiesa decise di spostare la festa al giorno 14 dello stesso mese, dedicato appunto a San Valentino, trasformandolo nel protettore degli innamorati. Da quel momento la ricorrenza ha cominciato a diffondersi, soprattutto in Italia, Francia e Gran Bretagna, attraverso i monaci benedettini, i primi custodi della basilica dedicata al santo nella città di Terni. Ma va precisato che la festa di San Valentino così come la celebriamo oggi è arrivata molto dopo la morte del Santo. Le origini sono incerte. Secondo alcuni, la ricorrenza risale al Medioevo quando, soprattutto in Francia e Gran Bretagna, si riteneva che il 14 febbraio fosse il giorno di inizio dell'accoppiamento degli uccelli.
14 FEBBRAIO 2023 - SAN VALENTINO
Oggi - 14 febbraio 2023 - martedì della VI settimana del Tempo Ordinario, la Chiesa ricorda anche, tra i vari santi e beati, San Valentino, vescovo. Valentinus (Valentino), questo il suo nome nella natia lingua latina, conosciuto anche con le specificazioni “da Terni” o “da Interamna” (antico toponimo dell'odierna Terni), nacque in quest’ultima città verso il 176, da una ricca e nobile famiglia pagana. Si convertì al cristianesimo e in seguito divenne presbitero, venendo ordinato vescovo della sua città nel 197, dal vescovo Feliciano di Foligno (160-249). Fu il terzo vescovo della diocesi di Terni. La tradizione tramanda che Valentino era un ragazzo dal carattere dolce e mite. Amava i fiori, soprattutto le rose e, da vescovo, aveva un giardino che curava con le proprie mani, sempre aperto ai fanciulli. Vedere i bambini giocare allegri e spensierati nel suo parco, era per lui una grande felicità. Quando la sera volgeva al tramonto, Valentino regalava ad ogni bambino un fiore da portare alla propria mamma. Così il era sicuro che i fanciulli non tardassero a rientrare a casa ed era anche un modo per insegnare loro il rispetto e l’amore verso i genitori. Si narra anche che facesse fare pace alle coppie. Un giorno due fidanzati stavano litigando per strada. Quando Valentino li vide, mise nelle loro mani una rosa, raccomandando loro di non pungersi, e recitò una preghiera. I due smisero subito di litigare e, trascorso poco tempo, tornarono gioiosi dal vescovo per annunciare il loro matrimonio. Un’altra leggenda racconta che un legionario pagano si era innamorato di una giovane cristiana, per cui il matrimonio era contrastato dalla famiglia di lei. Il legionario si rivolse allora a Valentino chiedendo il suo intervento. Il vescovo lo battezzò e unì in matrimonio i due innamorati. Divenne famoso per la santità della sua vita, per la carità e l’umiltà, per lo zelante apostolato e per i miracoli che fece. Ormai molto anziano e malato, Valentino si recò a Roma su invito di tale Cratone, famoso oratore greco e latino, per predicare il Vangelo, convertire i pagani e per guarire il figlio di lui, infermo da alcuni anni. Nell’Urbe, guarì miracolosamente il giovane figlio di Cratone, lo convertì al cristianesimo insieme alla famiglia e ai dotti greci studiosi di lettere latine Proculo, Efebo e Apollonio, insieme al figlio del Prefetto della città. Compì poi altre guarigioni miracolose e convertì al cristianesimo intere famiglie, diventando famoso, mentre i devoti che si rivolgevano a lui si moltiplicavano. Purtroppo, però, durante le persecuzioni contro i cristiani, invitato dall'imperatore Claudio II detto “il Gotico” (dal 268 al 270) a sospendere la celebrazione eucaristica e ad abiurare la propria fede, rifiutò di farlo, tentando anzi di convertire l'imperatore alla fede in Gesù. Claudio II non dovette essere insensibile alle sue parole, se è vero che lo graziò, affidandolo a una nobile famiglia. Tuttavia, Valentino fu arrestato una seconda volta sotto Aureliano, succeduto a Claudio II, e, poiché la popolarità di Valentino era enorme, i soldati lo catturarono e lo portarono di nascosto e nottetempo fuori città lungo la via Flaminia per flagellarlo, temendo che la popolazione potesse insorgere in sua difesa. Questo arresto gli fu fatale: morì decapitato in quell’occasione il 14 febbraio, forse del 273 (anche se i moderni agiografi propendono per una data collocabile alla metà del IV secolo). Le sue spoglie furono riportate nella sua diocesi e sepolte sulla collina di Terni, al sessantatreesimo miglio della via Flaminia, nei pressi di una necropoli. È considerato patrono degli innamorati.
Roberto Moggi
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