12 Febbraio 2023 - Sant’Eulalia

12 FEBBRAIO 2023 - SANT' EULALIA
Oggi - 12 febbraio 2023 - VI domenica del Tempo Ordinario, la Chiesa ricorda, tra i vari santi e beati, Sant’Eulalia, anche nota con la specificazione “di Barcellona”, vergine e martire. Le notizie su Eulalia, questo il suo nome anche in latino, sono molto scarse e riferite sostanzialmente al solo martirio. In base ai pochi dati pervenutici, sappiamo che nacque verosimilmente intorno al 290 nel piccolo villaggio oggi noto come Sarrià, nelle immediate vicinanze della città di Barcino, nella Provincia Romana dell’Hispania Nova Citeriore (oggi Sarrià, quartiere di Barcellona, capitale della Catalogna, Spagna). Nata in una famiglia cristiana, fin da piccola era molto attiva nella propria comunità di credenti, professando la propria fede apertamente, senza curarsi dei rischi per la propria vita legati alle tremende persecuzioni che imperversavano in quegli anni contro i seguaci di Gesù, scatenate dall’Imperatore Diocleziano (regnante dal 284 al 305). Il poeta cristiano, suo conterraneo, Prudenzio (348-413), ci tramanda di Eulalia un’altra descrizione, che la vuole bellissima, forte e loquace, Durante la vessazione, quando aveva appena tredici anni, fu anch’essa arrestata e, invitata ad abiurare la fede in Cristo e sacrificare agli dei pagani, rifiutò decisamente. Non paga di ciò, condotta alla presenza del locale Prefetto Daziano, che doveva deciderne la sorte, lo affrontò coraggiosamente, sommergendolo di rimproveri per i maltrattamenti che infliggeva ai cristiani innocenti. Il magistrato, colpito dal suo coraggio e capacità dialettica, si mosse a compassione e, per risparmiare alla ragazza la condanna a morte, fece un ulteriore quanto inutile tentativo di convincerla all’idolatria. Poi, costatata la sua fermezza nel restare fedele a Gesù, che mai avrebbe rinnegato, indispettito, cercò di piegarne l’insospettata fermezza con la tortura. Eulalia, secondo la tradizione, fu sottoposta a ben tredici diverse e atroci torture, della quale ne sono state tramandate alcune. Fra queste, l’innocente ragazza fu chiusa in un barile pieno di chiodi conficcati sulle doghe con la punta verso l’interno e fatta rotolare in una strada che, in ricordo di quel triste fatto, ora prende il nome di “Baizada o Baixada de Santa Eulalia” ("Discesa di Santa Eulalia"). Poi le furono tagliati i seni e fu crocefissa su una croce a forma di X. Le sue sofferenze ebbero fine quando fu decapitata, il 12 febbraio 303, o comunque tra il 302 e il 305. La tradizione vuole che una colomba si sia innalzata miracolosamente dal suo petto subito dopo il martirio, come simbolo della sua anima pura che saliva al cielo. Originariamente il suo corpo fu sepolto nella sua città, all’interno della chiesa Santa Maria de les Arenes, oggi conosciuta come Santa Maria del Mar, da dove fu spostato per essere nascosto durante la conquista araba della Spagna nel 713, venendo ritrovato nell’878. Nel 1339, fu collocato in un prezioso sarcofago d’alabastro collocato nella cripta della nuova Cattedrale di Barcellona, a lei dedicata, costruita alla fine del IV secolo, sul tempio dedicato al dio romano Giove, nota come “Cattedrale della Santa Croce e Santa Eulalia”. Il suo culto è diffuso soprattutto in Catalogna e Spagna. E’ la patrona di Barcellona e la protettrice dei marinai.

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