29 GENNAIO 2023 - SAN COSTANZO DI PERUGIA
Oggi - 29 gennaio 2023 - IV domenica del Tempo Ordinario, Pasqua settimanale che ha la precedenza sulle altre celebrazioni, la Chiesa ricorda, tra i vari santi e beati, San Costanzo, noto comunemente con la specificazione “di Perugia” (che ne indica la città della quale fu verosimilmente il primo pastore), vescovo e martire. Di Costantius (Costanzo), questo il suo nome latino, si conoscono quasi esclusivamente le notizie che ne riguardano il martirio, principalmente attraverso l’opera “Vite de' santi e beati di Foligno” del presbitero e storico Ludovico Jacobilli (1598-1664) e sulla scorta di un passio del quale esistono quattro differenti versioni. Si ritiene che Costanzo sia nato nella città che, fino al XII secolo, era nota come Castrum Sancti Feliciani (in onore del santo vescovo Feliciano, martirizzato nel 251) e poi come Fulginia (oggi Foligno in provincia di Perugia, nella regione Umbria, al centro della Penisola Italiana), probabilmente nella prima metà del II secolo e quasi certamente da una famiglia già cristiana. Le varie redazioni del passio, concordemente, affermano che egli fu arrestato nella sua città natale come cristiano, durante le persecuzioni contro i seguaci di Gesù scatenate dall’Imperatore Marco Aurelio (dal 161 al 180). Condotto davanti al locale console Lucio, rifiutò di sacrificare agli dei pagani e di abiurare la fede, venendo così barbaramente flagellato. In seguito avrebbe subito l’immersione in acqua bollente o, secondo altre versioni, la reclusione, con alcuni compagni, all’interno di una grande stufa ardente sotto la quale era acceso un fuoco, da dove comunque, in entrambi i casi, sarebbe uscito miracolosamente illeso. Ricondotto in carcere, convertì i suoi guardiani che lo aiutarono a fuggire. Si rifugiò allora in casa del pio cristiano Anastasio, che riuscì a nasconderlo per qualche tempo, fino a quando, vittima della diffusa delazione, non fu con questo di nuovo arrestato. Dopo essere stato ristretto nelle carceri delle vicine città di Assisi e Spello, entrambe nella stessa Umbria (oggi in provincia di Perugia), fu decapitato nel 170 circa in una località presso Foligno denominata “Il Trivio”. A prova di ciò, sostiene il già citato agiografo Ludovico Jacobilli nel suo libro, vi sarebbe la circostanza che esisteva ai suoi tempi, appena fuori Porta Romana di quella città, in una zona chiamata “Campagna di San Costanzo”, una chiesa intitolata al medesimo, demolita nel 1527. La tradizione, inoltre, fa ritenere che Costanzo sia stato il primo vescovo di Perugia, dove è venerato come uno dei protettori della città. Infatti, tutte le redazioni del passio affermano che, dopo il martirio, il corpo di Costanzo fu portato a Perugia e sepolto non lontano da quella città, in un luogo detto “Areola fuori Porta San Pietro”, nei cui pressi sorse la prima cattedrale del capoluogo umbro. In questo luogo fu eretta l’attuale chiesa di San Costanzo, consacrata nel 1205, che ne ospitò i resti. Nel 1781 fu fatta una ricognizione delle sue reliquie e, nel 1825, con grande solennità, la traslazione delle medesime dal vecchio al nuovo altare della stessa chiesa.
Roberto Moggi
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