27 GENNAIO 2023 - SANTA DEVOTA
Oggi - 27 gennaio 2023 - venerdì della III settimana del Tempo Ordinario, la Chiesa ricorda, tra i vari santi e beati, Santa Devota, martire. In base alla tradizione, Devota nacque attorno al 283 a Mariana, presso la foce del fiume Golo sulla costa orientale della Corsica (oggi in territorio di Lucciana, a circa venti chilometri a sud di Bastia, in Corsica), quando l’isola era una provincia dell’Impero Romano. All’inizio del IV secolo, infuriò in tutto l’Impero l’ultima tremenda persecuzione che l’imperatore Diocleziano (regnante dal 284 al 305) scatenò contro i cristiani. Così, nel 304, la giovane Devota, proveniente da una famiglia profondamente cristiana, che aveva consacrato la sua vita a Dio e professava senza paura la propria fede, fu arrestata quale seguace di Gesù nella sua città. Imprigionata e tormentata insieme con altri fratelli di fede, eroicamente, rifiutò sempre risolutamente di sacrificare agli dei pagani per avere salva la vita, fino a quando, sopraffatta dai patimenti o forse condannata a morte e giustiziata, morì martire senza rinnegare il proprio credo. Pare che il governatore locale avesse ordinato di bruciarne il corpo e disperderne le ceneri, ma esso fu segretamente prelevato da alcuni pii cristiani, tra i quali si tramandano i nomi di un certo Graziano e di un sacerdote chiamato Benenato, con lo scopo di dargli degna sepoltura. La salma fu quindi caricata su una barca in partenza per l’Africa (allora altra provincia dell’Impero), dove speravano di poterla inumare cristianamente. Sin dalle prime ore della traversata, però, si levò una forte tempesta che rischiava di fare naufragare l’imbarcazione. Allora - continua la tradizione - dalla bocca del corpo della martire sarebbe uscita prodigiosamente una colomba, che, innalzatasi in volo, guidò senza altri problemi la barca, su un mare divenuto piatto come una tavola, fino alla costa della vicina Liguria. Il 27 gennaio 312, infatti, il battello approdò sulla riva del vallone dei Galmati, nella zona della Condamina, a Monaco (oggi principato omonimo), dove fu trovato un inusuale roseto completamente fiorito nonostante la fredda stagione. Era il sesto giorno prima delle calende di febbraio, che corrisponde approssimativamente alla data del 27 gennaio. Qui il suo corpo venne cristianamente sepolto ed un oratorio segnò il luogo della tomba, sul posto dove sorge oggi una chiesa a lei dedicata. Cessate finalmente le persecuzioni, i fedeli di Gesù, sia abitanti di Monaco e dei paesi vicini che navigatori di passaggio, cominciarono in gran numero a raccogliersi in preghiera sul posto e vi si compirono i primi miracoli. Intanto, la fama della santità di Devota cresceva talmente che, una notte, un bandito ne trafugò le reliquie con l’intenzione di chiederne un riscatto e di lucrare sull’eventuale restituzione, caricandole su una barca sulla quale si allontanò via mare. Il sacrilegio, tuttavia, ebbe corta durata. Infatti, un gruppo di fidati pescatori che avevano di lontano assistito al misfatto, inseguì via mare il malfattore e lo catturò solo dopo qualche colpo di remi. Il corpo fu ricollocato nella tomba, mentre la barca del ladro fu poi bruciata sulla spiaggia come sacrificio espiatorio. La devozione popolare alla santa, col tempo, andò diffondendosi sempre di più. In Corsica furono mandate da Monaco alcune reliquie, una nel 1637 e un’altra nel 1728, ma bisognò attendere il XVII secolo perché il suo culto diventasse importante. Fra il 1721 e il 1751 furono fatte tre richieste alla Congregazione dei Riti presso il Vaticano in Roma, per ottenere ufficialmente che Devota fosse dichiarata patrona della Corsica, mentre, già nel 1731, era stata scelta in loco come sua protettrice. Il 14 marzo 1820, a seguito del decreto della Congregazione dei Riti di Roma, il primo vescovo dell’unica diocesi di Corsica, raggruppate le sei antiche diocesi dell’isola, proclamò Santa Devota patrona principale della Corsica, al pari di Santa Giulia da Nonza. Nel 1893, per la prima volta, venne dedicata a Santa Devota una chiesa, quella ricostruita a Pietranera, sul litorale orientale all’inizio del Capo Corso (oggi in comune di San Martino di Lota, pochi chilometri a nord di Bastia), che resterà fino al 1936 il solo luogo di culto corso posto sotto la protezione della giovane martire. Il culto della Santa resta sempre fervente anche a Monaco ed in parecchi paesi della Liguria.
Roberto Moggi
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