174
Essere
legato alla regola può essere descritto come vivere un mito. Don Juan
viveva un mito, un mito che si era impossessato di lui e nè aveva fatto
un Nagual. Don Juan disse che quando la regola si era impossessata di
lui, era un uomo aggressivo che viveva in esilio.
211
I
cacciatori praticano la follia controllata, proprio come i sognatori
praticano il "sognare". In altre parole la follia controllata forma la
base dell'agguato come i sogni formano la base del "sognare".
224
Don
Juan disse che, siccome nessuno in pieno possesso delle proprie facoltà
si offre per un disegno così insensato come la conquista della libertà,
aveva dovuto porre in atto l'insegnamento del benefattore e, seguendo
il vero stile dell'agguato, prendermi all'amo, come aveva preso gli
altri componenti del suo seguito.
249
La
Gorda credeva che gli uomini non fossero riusciti a ricordare quello
che sapevano sull'arte dell'agguato, perché la praticavano senza sapere
quello che facevano. Ma la loro esperienza si rivelava comunque nei
rapporti con le persone. Erano diventati consumati esperti a piegare
tutti ai loro voleri. Praticando l'agguato gli uomini avevano perfino
appreso la follia controllata. Per esempio, si comportavano come se
Soledad fosse la madre e Pablito il figlio. A uno spettatore qualunque
poteva sembrare che fossero madre e figlio in conflitto fra loro, mentre
in realtà stavano recitando una parte. Avrebbero convinto chiunque. A
volte Pablito metteva su una scena tale da convincere persino se stesso.
La
Gorda credeva che gli uomini non fossero riusciti a ricordare quello
che sapevano sull'arte dell'agguato, perché la praticavano senza sapere
quello che facevano. Ma la loro esperienza si rivelava comunque nei
rapporti con le persone. Erano diventati consumati esperti a piegare
tutti ai loro voleri. Praticando l'agguato gli uomini avevano perfino
appreso la follia controllata. Per esempio, si comportavano come se
Soledad fosse la madre e Pablito il figlio. A uno spettatore qualunque
poteva sembrare che fossero madre e figlio in conflitto fra loro, mentre
in realtà stavano recitando una parte. Avrebbero convinto chiunque. A
volte Pablito metteva su una scena tale da convincere persino se stesso.
292
Applicando
i principi dell'arte dell'agguato', disse Florinda, 'si ottengono tre
risultati. Il primo è che i cacciatori imparano a non prendersi mai sul
serio e a ridere di sé stessi. Il secondo è che i cacciatori apprendono
ad avere una illimitata pazienza. Non hanno mai fretta; non si
innervosiscono mai. Il terzo è che i cacciatori imparano ad avere una
enorme capacità di improvvisazione
Florinda spiegò che solo un maestro dell'arte dell'agguato può essere un maestro della follia controllata
Oltre i limiti del corpo
92
Il nagual spesso fa sentire il suo esserci, ma il tonal, o il nostro guardiano ne sopprime ogni minima manifestazione.
93
A
questo punto però insorge il bisogno di riavere il nagual come
controparte, ma la maggior parte degli uomini, se non tutti, l'ha già
persa per sempre. L'unica cosa che rimane è quella sensazione di vuoto
lasciato dalla parte mancante e questo è quello che, secondo don Juan,
porterà l'uomo ad usare la propria mente per costruire coppie di
elementi, a ragionare cioè per opposizioni: bene/male, sopra/sotto,
caldo/freddo, bianco/nero, ecc.
L'isola del tonal
91
Sembravano
temporanee lacune, interruzioni nel corso della mia
consapevolezza...erano momenti di oblio, di mente assente di
interruzioni nel badare alle mie azioni...sembrava che quelle
interruzioni provenissero da un'area indipendente da tutto ciò che
conoscevo”...”ciò che chiami interruzioni e sensazioni è il nagual.
179
Questa
volta mi occorre tutta la tua attenzione, perché sto per informarti del
tonal e del nagual. Per gli stregoni questo sapere presenta un
interesse eccezionale: potrei dirti che il tonal e il nagual sono
esclusivamente di pertinenza degli uomini del sapere.
187
"Il nagual é lì" disse don Juan. "Lì, tutto intorno all'isola. Il nagual é lì, dove il potere si libra".
All'istante
della nascita e ancora per un pò di tempo siamo soltanto nagual. Poi
intuiamo che, per funzionare, abbiamo bisogno di una controparte a ciò
che abbiamo. Il tonal ci manca...poi il tonal comincia a svilupparsi e
diviene enormemente importante per il nostro funzionamento, tanto
importante che offusca la lucentezza del nagual, lo sopraffà
193
'Quando
dico che il tonal ci costringe a fare qualcosa intendo dire che esso
costringe se stesso a seguire i suoi giudizi. In certe occasioni. Però,
in certe particolari circostanze, qualcosa del tonal stesso diviene
consapevole che in noi c'è anche dell'altro. E' quasi una voce che
giunge dal profondo: la voce del nagual'
204
"Il
tonal inizia alla nascita e finisce alla morte, ma il nagual non
finisce mai. Il nagual non ha limiti. Ho detto che il nagual è dove il
potere si libra. A causa del suo effetto , il nagual può essere meglio
capito in termini di potere. Per esempio: quando oggi, prima, vi
sentivate intorpidito e non riuscivate a parlare , io vi stavo veramente
calmando; cioè il mio nagual agiva su di voi"
"Come è possibile Don Juan?"
"Voi
non ci crederete, ma nessuno sa come. Io so soltanto che desideravo la
vostra attenzione, e allora il mio nagual è intervenuto su di voi. L o
so perchè ne ho vito l'effetto, ma non so come agisca"
Il
nagual non è esperienza o intuizione o coscienza. Tutti questi
elementi, e qualunque altro abbiate voglia di nominare, sono soltanto
elementi sull'isola del tonal...il nagual è l'unica parte di noi che può
creare...il tonal non può creare nulla, ma solo testimoniare e
valutare.
207
"E' il vostro potere, il vostro nagual, che lo farà", disse don Juan.
225
Delle faccende del nagual può essere testimone solo il corpo non la ragione.
244
“Non c’è spiegazione”, disse don Juan. “Del nagual si può solo essere testimoni”.
246
Nessuno
è in grado di superare un incontro intenzionale con il nagual senza un
lungo allenamento. Ci vogliono anni per preparare il tonal ad un simile
incontro. Di solito se un uomo comune si trovasse faccia a faccia con il
nagual lo shock sarebbe così forte che morirebbe. Lo scopo di chi
allena un guerriero non è quindi insegnargli a far stregonerie o
incantesimi, ma a preparare il tonal ad andare in pezzi.
313
"Eri rigido" disse don Juan, "e, tuttavia, hai percepito tutti gli andirivieni del nagual; in altre parole: hai "visto". Inoltre, hai dato prova di qualcosa che, adesso, è ancora più importante del "vedere": del fatto che ora puoi fissare l'attenzione, senza vacillare, sul nagual."
315
“Vi ho già detto che io devo preoccuparmi del vostro tonal e Genaro del vostro nagual” disse don Juan. “E’stato mio dovere aiutarvi in tutto ciò che concerneva il tonal; quanto ho fatto con voi, o a voi, aveva un unico scopo: ripulire la vostra isola del tonal. E’questo il mio lavoro come vostro insegnante. Il lavoro di don Genaro, in qualità di vostro benefattore, è di offrirvi dimostrazioni inconfutabili del nagual ed indicarvi come si fa a raggiungerlo”
320
"Se il nagual (la totalità dell'essere) prevale, anche solo per un solo istante, non si possono descrivere le sensazioni che il corpo prova. So che per ore ed ore hai cercato di renderti conto di quanto sentivi e che fino ad oggi non sei riuscito a farlo"
333
Ti ho interrotto l’uso delle piante quando ho ritenuto tu avessi accumulato sufficienti immagini del nagual
338
Il tonal non sa che le decisioni rientrano nell'ambito del nagual. Quando pensiamo di decidere, non stiamo facendo altro che riconoscere che qualcosa di là dalla nostra comprensione ha eretto la struttura della nostra cosiddetta decisione, e tutto ciò che facciamo è sottometterci.
344
Il compito dell'insegnante consiste nel ripulire una metà della bolla e riordinare ogni cosa entro l'altra metà. Il compito del benefattore sarà allora aprire la bolla dalla parte che è stata ripulita. Una volta rotto l'involucro, il guerriero non sarà più lo stesso. Ha lui ora il controllo della sua totalità. Metà della bolla è il centro ultimo della ragione, il tonal. L'altra metà è il centro ultimo della volontà, il nagual. Questa è l'ordine che deve prevalere; ogni altra sistemazione è assurda e futile, poiché va contro la nostra natura; ci deruba del nostro retaggio magico e ci riduce a nulla.
366-367
"Questa é la spiegazione degli stregoni. Il nagual é indicibile. Tutte le possibili sensazioni, tutti i possibili esseri, i possibili se stessi, vi fluttuano come scialuppe, pacificamente inalterati, per sempre. Poi la colla della vita ne attacca insieme alcuni. Quando la colla della vita unisce insieme quelle sensazioni, è creato un essere, un essere che perde il senso della sua vera natura e viene accecato dalle luci abbaglianti e dal clamore della zona in cui vagano gli esseri: il tonal. Il tonal è l'ambito in cui esiste ogni organizzazione unificata. Un essere si ficca nel tonal una volta che la forza della vita ha legato insieme tutte le sensazioni necessarie. Vi ho detto, un tempo, che il tonal ha inizio alla nascita e fine alla morte; l’ho detto perché so che non appena la forza della vita lascia il corpo, tutte quelle singole consapevolezze si disintegrano e tornano là donde erano venute, al nagual. Ciò che il guerriero fa, quando viaggia nell’ignoto, è molto simile al morire, con la differenza, però, che il suo grappolo di singole sensazioni non si disintegra, ma si limita ad espandersi un poco senza perdere la sua unità. Alla morte esse vanno a fondo e si muovono indipendenti l’una dall’altra , come se non fossero mai state unità.”
367
381
"Pochi guerrieri sopravvivono all'incontro con l'ignoto. Non tanto perché sia arduo, quanto perché il nagual è seducente più di quanto si possa dire ed i guerrieri che viaggiano in esso trovano che ritornare al tonal, o al mondo dell'ordine, del rumore, della pena sia ben poco attraente".
Essere nel sogno
60
I nagual sono, quindi, leader naturali, uomini dotati di tremenda energia che diventano stregoni aggiungendo un’altra dote alloro repertorio, l’ignoto. Se questi stregoni riescono a diventare uomini di conoscenza, allora non c’è praticamente limite a quello che possono fare.” “Le donne possono... “non mi lasciò finire. “Le donne, come imparerai un giorno, possono fare cose infinitamente più complesse di questo
107
“Se vuoi saperlo, ti dico che i nagual sono sovrumani. Questa è la ragione per cui conoscono tutto della natura umana. Non puoi mentire ad un nagual. Ti vedono attraverso, vedono attraverso tutto. Vedono persino attraverso lo spazio, in altri mondi di questo mondo e in altri al di là di questo.”
Quando inizi a rompere le barriere della percezione normale, storica, pensi di essere ammattito. E' in quel momento che hai bisogno del nagual, semplicemente per farti una risata. Ridendo ti libera dalle tue paure.
47
Il nagual, alla fine, non é offeso, geloso, ossessivo, non può essere niente...l'unica cosa che un nagual teme é la "tristezza ontologica". Non la tristezza per i bei tempi andati, questa è egomania. La tristezza ontologica é qualcosa di differente. E' una forza perenne che esiste nell'universo, come la gravità, e il nagual la percepisce. Non é uno stato psicologico. E' una confluenza di forze che si uniscono per disturbare questo povero microbo che ha sconfitto l'ego. E' percepita quando non ci sono più attaccamenti. La vedi arrivare, poi te la senti addosso.
I nagual si tolgono la maschera che ci fa normalmente percepire noi stessi e il mondo in cui viviamo come ordinario, opaco, ripetitivo e prevedibile e indossano una seconda maschera, quella che ci aiuta a vedere noi stessi e quello che ci sta intorno per quel che realmente siamo: eventi mozzafiato che assurgono una sola volta ad una esistenza transitoria che non si ripeterà più.
283
"Genaro
non ha mai spostato la macchina dal mondo degli uomini comuni” disse
don Juan. “Semplicemente ti ha costretto a guardare il mondo come fanno
gli stregoni e la tua macchina non era in quel mondo. Genaro ha voluto
incrinare la tua certezza. Il suo atteggiamento da clown ha spiegato al
tuo corpo l'assurdità di voler capire ogni cosa. E, quando ha fatto
volare l'aquilone, tu hai quasi "visto": hai trovato la macchina ed eri
in entrambi i mondi. Inoltre tu hai creduto davvero che stessimo
tornando a casa a bordo della macchina". "Ma come ha fatto a
costringermi a "vedere" il mondo come fanno gli stregoni?" chiesi. "Io
ero con lui ed entrambi conosciamo quel mondo. Una volta che si conosce
quel mondo, tutto quello che occorre per evocarlo é l'uso del "secondo
anello del potere" che possiedono gli stregoni. Genaro può farlo con la
facilità con la quale si schioccano le dita. Ti ha tenuto occupato
rivoltando i sassi per distrarti e permettere al tuo corpo di "vedere".
Dissi a don Juan che gli avvenimenti degli ultimi tre giorni avevano
danneggiato irreparabilmente la mia idea del mondo. Dissi anche che
durante i dieci anni della nostra frequentazione non ero mai stato così
sconvolto, neanche durante il periodo in cui avevo ingerito piante
psicotrope. "Le piante di potere sono solo un aiuto" spiegò. "La cosa
importante é quando il corpo realizza che può "vedere": solo allora si
riesce a capire che il mondo che vediamo ogni giorno é soltanto una
descrizione."
https://www.facebook.com/Lessico-Castanediano-Le-parole-di-Carlos-Castaneda-1436134693346222
Il potere del silenzio
10
Nell’universo
c’è una forza indescrivibile e smisurata che gli stregoni chiamano
intento, in assoluto tutto quello che esiste nell’intero cosmo è unito
all’intento da un anello (secondo anello del potere) di collegamento.
Gli stregoni, o guerrieri come li chiamava lui, si dedicavano a
discutere, capire ed utilizzare quell’anello di collegamento. Erano
particolarmente occupati a liberarlo dagli stordimenti provocati dalle
ordinarie preoccupazioni della vita quotidiana: La magia a questo
livello poteva definirsi come il processo di ripulitura del proprio
anello di collegamento con l’intento.
Il secondo anello dl potere
Nel mondo del nagual, o seconda attenzione, è possibile agganciarsi al 'secondo anello del potere' e dare uno sguardo alla immensità delle emanazioni dell'aquila. Questo allarga il campo di quello che normalmente i sensi umani possono percepire e porta a una nuova e più ampia consapevolezza di quello che crediamo essere reale.
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