#TCNCH_220725
Il
nostro organismo è formato da milioni di intelligenze, impariamo a
sfruttare la nostra potenza mentale per influire sul loro benessere.
A proposito del post #TCNCH_220720 e all'intervento di Iole Barberis al riguardo:
".....
L'invito
è quello a prendere atto che è un errore assumere atteggiamenti di
difesa pessimistica rispetto alla nostra aspettativa di vita.
Vero,
stile di vita ed alimentazione sono fondamentali. Però, è altrettanto
vero che il nostro corredo genetico determina il nostro invecchiamento
indipendentemente dalla nostra età anagrafica.
.....
Quello
invece che mi fa molta paura è il deterioramento cerebrale. Per ora,
mi sembra ancora, spesso, che il mio cervello sia discretamente giovane
e vivace, ma vorrei morire prima che si spenga all'interesse, alla
curiosità, alla poesia...
Per questo non voglio diventare decrepita.
Alla fine, comportiamoci al meglio e lasciamo fare alla Natura."
Dici
che il corredo genetico determina il nostro invecchiamento,
indipendentemente dalla nostra età anagrafica, e a proposito, leggo:
"I
filamenti di DNA, lunghi fino a milioni di nucleotidi, sono contenuti
nei cromosomi, a loro volta collocati nel nucleo di tutte le cellule.
Il DNA costituisce, quindi, la base della trasmissione ereditaria dei
caratteri."
E
va bene, ma considera anche che ogni cellula è fornita di una sua
particolare intelligenza, a seconda degli organi di cui fa parte e
l'agglomerarsi con altre cellule simili, le fa partecipare
all'intelligenza complessiva dell'organo.
Come ho accennato, il nostro modo di comportarci influisce sul benessere o meno di tutte le cellule del nostro organismo.
La
medicina allopatica, che guarda in modo settoriale qualsiasi sintomo,
ci induce a trattare il nostro organismo come ci regoliamo con
qualsiasi altro macchinario. Un componente della nostra automobile si
guasta e, se non è riparabile, lo si cambia e l'auto funziona di nuovo.
Così
se qualche nostro organo comincia a funzionare male, prendiamo le
medicine che il medico ci prescrive, finché il malore passa, senza che
ci preoccupiamo di andare a monte di ciò che ha prodotto il messaggio
rappresentato dalla malattia.
Il
nostro organismo è molto più complesso e un miglior approccio curativo
verso di esso lo fornisce la medicina olistica, che tende a guardare
in modo sistemico gli aspetti organici, mentali, emotivi e spirituali
del paziente.
L'Operatore
Olistico svolge un'attività professionale orientata a favorire il
benessere psicofisico, la crescita personale e a migliorare le relazioni
delle persone attraverso lo sviluppo della consapevolezza di Sé.
Il benessere dell'organismo dipende prima di tutto dal benessere mentale, oltre che da un sano modo di vivere.
Quindi
perché non ipotizzare che migliorare il nostro stato mentale
contribuisca efficacemente anche al miglioramento dei nostri organi,
delle cellule che li compongono e del DNA che hanno nel loro nucleo?
Ritengo
che ciò sia un ottimo incentivo per riuscire a vivere diversamente,
divertendoci a sperimentare delle possibilità che possono sembrarci
inconcepibili, ma che, ad esempio, la filosofia Yoga ci prospetta in una
visione del tutto diversa.
rm
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