Esaminando la storia dell'umanità, vediamo come il paradiso in terra non sia mai divenuto realtà, per l'importanza che gli esseri umani hanno sempre dato al potere e al possesso di beni al di là delle proprie necessità.
La società e l'ambiente in cui viviamo, continuano ad imporci un sistema di vivere fatto di ritmi e impegni spesso assurdi, che ci allontanano da quella che dovrebbe essere la vita ideale a misura d'uomo.
La follia di come vive la maggioranza degli esseri umani si sta ancora più evidenziando, con un ambiente che sta diventando sempre più invivibile, per come la natura è stata letteralmente violentata, tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo.
Le traversie poi che incontriamo nella vita, ce la possono mostrare come un inferno e non è semplice riuscire a pensare che così doveva essere per le lezioni necessarie che dovevamo apprendere.
C'è chi riesce a trovare la serenità, vivendo come se si trovasse in paradiso, isolandosi in un eremitaggio, e chi tale espediente lo considera una fuga, riuscendo a vivere la completezza del proprio sé in qualsiasi luogo.
A chi vive costantemente a contatto con la natura, riesce più semplice vedere il mondo come un paradiso, mentre a chi vive in una metropoli, l'impresa può risultare ardua.
Impariamo a crearcelo da noi il paradiso, iniziando dalla casa in cui viviamo, facendone un luogo di pace e serenità perenni e lasciando le negatività fuori della porta.
Rispetto ai beni che la società consumistica ci propone, viviamo una sana e serena frugalità, con quanto ci basta per non vivere nell'indigenza.
Se l'abbiamo dimenticato, torniamo a restare stupiti ed incantati davanti ad un paesaggio, ad un albero, all'ultima rosa sbocciata, ad un ragno che tesse la sua tela, ad un tramonto e alle migliaia di esseri viventi o semplicemente esistenti intorno a noi. Come i bambini curiosi che, osservando tutto ciò che per loro è nuovo, chiedono continuamente: "Che cos'è?"
Già può aiutarci una mezz'ora al giorno di meditazione, che diventa un piacevole rifugio e il sollievo che ci procura, ci sprona sempre più ad allungarne il tempo.
rm
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