(S)considerazioni a braccio da un tema iniziale verso percorsi fuori del seminato.
13/01/2019
Carmine Barretta
Buongiorno a tutti.
PENSIERO DELLA DOMENICA.
'Na vòta â dummeneca pe dint'ê viche se senteva ll'addore d''o rraù. Mo manco se cucina...se va ô ristorante. Che bbrutti tiempe.
M
I piccoli rituali della semplicità di altri tempi. Risibili ai più, al giorno d'oggi. Per i ragazzi, già alzarsi più tardi significava festa e tutti insieme a fare colazione, magari con un semplice caffellatte, se c'era il caffè e, in qualche caso, pure il latte. E tutti intruppati a messa e poi la passeggiata ed i saluti. Da una certa bottega si usciva, chi poteva, con un pacchetto che faceva pregustare ai ragazzini la futura pastarella a fine pranzo domenicale. Quel pranzo che quel giorno, chi poteva, lo preparava con i cibi buoni che non si mangiavano tutti i giorni. Quant'era bella la domenica!
B
Me l'ha fatta gustare quella domenica. Ho sentito perfino il rumore delle pastarelle nel latte. Mi accorgo sempre di più che lei è un uomo d'amore. L'avverto che già sono impegnato, ma sono ancora nelle mani dell'uomo del banco dei pegni. C'era anche Rod Steiger, non so se lo ricorda.
M
Me lo ricordo, eccome, sotto le armi, a Livorno nel 67. Un film duro e scevro di sentimentalismi, con un superlativo Steiger. Pensi che divertimenti che mi andavo a cercare, invece di indulgere in altri "virili" passatempi che attiravano molti miei commilitoni. Certo è che chi s'è impegnato lei in un tale banco, versa molto in brutte acque. Adoperi il suo genio per farsi disimpegnare da qualche personcina comme il faut. Come si dice, oltre al sangue, anche lo stile non è acqua.
B
Pensi che il bravo attore è stato il protagonista di un film di Francesco Rosi del 1963: Mani sulla città. Un film di denuncia sulla corruzione e il malaffare a Napoli. Devo dire che dopo 55 anni si è ben peggiorato. Certo che noi due saremmo capaci di partire da una pentola col ragù e raggiungere Cappuccetto Rosso che va dalla nonna. Veda lei a chi tocca fare la parte del lupo.
M
Lei mi diventa impegnativo, finirà che le scriverò con un'enciclopedia sottobraccio. Qual film, tu guarda caso, ambientato a Napoli, potevano trasportarne la trama in non so quante altre città ed il contenuto sarebbe cambiato giusto per la diversa ambientazione. Ma vuoi mettere Napoli? ça va sans dire. Eh sì poi, erano ancora barzellette. Quanto alla parte, nella famosa favola, avrei sequestrato il fucile al cacciatore con una bella multa per turbamento della quiete favolistica. Avrei fornito poi l'azzeccato emetico al surreale lupo che, secondo i Grimm, usava nutrirsi con abitudini da serpente boa, e avrei denunciato la vecchietta per mancata tutela di minore, affidando la bambina ad una casa famiglia, dove avrebbe imparato a farsi le canne, va da sé. Caro Sig. Barretta, mi sembra che io abbia un effetto deleterio sulla sua fantasia, considerando i suoi voli pindarici con tanto di decollo da una pista di ragù.
B
Spesso mi chiedo se questi ragionamenti, che da un po' di tempo ci siamo presi a gestione, avrebbero lo stesso effetto farli di persona, dal vivo. Non mi fraintenda, noi lo siamo ben donde. Penso che il linguaggio sarebbe diverso. Se qualcuno ci legge, ed io non ho pagato nessuno per farlo, sarei curioso di sapere cosa pensa di questi voli pindarici. Ma non farli...cui prodest?
M
A chi converrebbe non farli? Non certo a me. Lei piuttosto, eccentrico accompagnatore virgiliano, si diverte a condurmi da un girone in tutt'altro luogo, inducendomi a chiedermi: Chi è che fa la spalla? Fare tali ragionamento dal vivo? Mi trinceo dietro un possibilismo che può dal luogo a qualsiasi risultato. Il linguaggio potrebbe più che essere diverso, forse peggiore, impastoiato in banalità formali, quanto migliore, in una sintonia di spontanea reciprocità, come può avvenire con quelle persone che ci inducono a spendere senza remore la parola "amico". In una veste possibilista, mi trattengo da un drastico "Non lo so". Certo è che per scrivere queste parole, ci ho pensato sopra. Ed è una delle cose che mi piace: PENSARE! E riuscire ad esprimere nel modo più acconcio ciò che penso, fosse anche il massimo della futilità. Riguardo poi a chi si trovi a leggerci, le ipotesi diventano complesse, faremmo mattina senza soddisfarle. Sono riuscito ad esaudire qualche suo dubbio? Se no, non me ne voglia. Questo sono e mi accomiato con il suo proverbiale "e chest'e'", appunto come tale sono.
A proposito, tutta questa interlocuzione me la salverò, magari nel profilo. M'è successo di scambiare qualche idea o, forse è meglio, battuta con qualcuno. Da stappare una bottiglia di quello buono. Alla salute!
B
Oramai non ho più scampo, ha scoperto quel Caronte che si nasconde in me, ed ora mi metterà alla berlina sul presente social. Ma io farò altrettanto e continuerò a farle sprecare il suo tempo con me. E non s'illuda che mi prenderà per stanchezza, sono stato abituato ad attendere le sentenze dei miei giudici senza sapere né il giorno, né l'ora che sarebbero usciti dalla camera di consiglio. Se poi sono stati bene consigliati, per pietà, non me lo chieda. La saluto augurandole di fare sogni...almeno d'argento. Sa, anche in questo settore c'è crisi. Buonanotte.
M
Se crede di spaventarmi in veste di Caronte, non soffro il mal di mare, egregio e novello Houdini delle improvvisazioni. I fioretti sono spuntati ed accartocciati. Intanto che ce ne provvediamo, buona notte a lei, quella del giusto, malgrado la frequentazione.
B
Ha scoperto il pregiudicato che c'è in me. Non danneggi ulteriormente questo ultimo periodo di semilibertà della mia vita. Mi chieda un pegno e saprò sdebitarmi. Non chieda soldi però, la finanziaria ancora non mi ha risposto. Se si accontenta che le auguri una buona giornata, sono felice di farlo.
M
Che cos'è? La freccia del parto? Avevo diligentemente registrato tutto in una nota. Adesso mi toccherà correggerla. Per i posteri ovviamente, che si chiederanno chi di noi due frequentasse l'altro. Bell'indovinello. Cercherò di trattenermi dal danneggiare "ulteriormente questo ultimo periodo di semilibertà", già, mi aveva accennato ad una sua certa frequentazione di tribunali. Vabbè, sta quasi a piede libero. Beato lei! In questa società dove essere pregiudicati è un blasone, io, con 5 o 6 contravvenzioni, mi sento così demodé. Manco da parvenu potrei passare.
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