Ci vuole tutta una vita per capire che non è necessario capire tutto.

 

Intanto ad alcuni non basta nemmeno una vita per rendersene conto. Alcuni perché si rifiutano di abbandonare le loro certezze inculcate dalla famiglia e dalla società che li fanno sentire al sicuro. Quando fossero soltanto presi dal dubbio, lo rimuoverebbero dai loro pensieri perché inconsciamente sanno che il loro personale universo crollerebbe e si ritroverebbero privi di certezze a cui aggrapparsi. Del tutto incapaci di mettere in discussione il loro comportamento, continueranno la vita di sempre con una quantità di convinzioni e di abitudini che non servono a niente. Catene che li opprimono e delle quali non si rendono conto, che si tengono strette, illudendosi di trovarvi un sollievo, perché diventerebbe loro difficile vivere altrimenti. Quei pochi che riescono a capire quanto siano folli certi comportamenti e modi di pensare inculcati dall'ambiente, la maggior parte di loro si guarda bene dal manifestare una tale comprensione, che li renderebbe diversi agli occhi degli altri e ciò potrebbe procurare loro dei fastidi. Si godono quindi, nel loro intimo, la libertà e la leggerezza di aver appreso che non è necessario capire tutto nella vita, vuoi perché non basterebbe una vita, vuoi perché le cose essenziali per vivere una vita soddisfacente sono così poche che sfuggono alla maggior parte delle persone.
rm

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