Per chi dà importanza al momento presente.
A chi non interessa più chi è stato, com'era e come viveva, consapevole di rappresentare il risultato del proprio passato, in seguito alle scelte fatte nella vita, giuste o sbagliate che fossero.
Per chi non si abbandona a ricordi nostalgici per modi di vivere non più attuabili o scade in rimpianti e recriminazioni che peggiorano senza alcun risultato positivo il suo atteggiamento verso la vita.
Per chi la mezza età non la vede come l'inizio della fine o la discesa finale della parabola rappresentata dalla vita, relegandosi nei modelli e negli stereotipi che la società cerca d'imporre, rappresentando gli anziani come esseri superflui che non servono più a niente.
Diversamente giovani, perché la propria età mentale non si cura e tanto meno si adegua a qualsiasi ì'età anagrafica che si possa avere.
Sempre protagonisti, rifuggendo di adagiarsi nello stereotipo dell'anziano perennemente bisognoso di assistenza, ma determinati a voler combattere fino alla fine, come guerrieri che traggono nella battaglia più dura della vita il puro piacere del combattimento, senza aspettarsi alcuna vittoria, ma soltanto il gusto di rendere più avvincente il cammino sempre più aspro che percorrono.
rm
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